Notizie dall’EFCTC
10 Set 2021

Come vengono definiti i PFAS da diverse organizzazioni

Nel luglio 2021, cinque paesi hanno pubblicato la loro intenzione di proporre una restrizione REACH per i PFAS sulla base della valutazione delle informazioni raccolte. Il registro delle intenzioni PFAS (Registry of Intentions, RoI) di Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia ha fornito una definizione di PFAS che stanno utilizzando per raccogliere ulteriori dati durante la seconda consultazione. La maggior parte dei gas fluorurati rientra nella definizione di PFAS utilizzata, ma la sua interpretazione presenta alcune ambiguità che saranno senza dubbio risolte mentre il processo RoI continua e la portata finale del processo di restrizione diventa più chiara.  Tuttavia, per la raccolta dei dati RoI si presume che tutti i gas fluorurati (con almeno un gruppo CF2) siano inclusi per garantire dati più completi. Vedi il comunicato stampa dell’EFCTC, che è pronto a contribuire alla costruzione di serie di dati robusti e completi per il registro delle intenzioni PFAS, per una restrizione REACH.

La definizione RoI è leggermente diversa da quella utilizzata dall’OCSE nelle sue ultime linee guida sulla terminologia PFAS, e altre definizioni PFAS sono utilizzate anche per scopi diversi.

PFAS Registro delle intenzioni (RoI) Definizione dell’ambito

Per l’ambito dell'attuale consultazione è stato selezionato quanto segue:

X-(-CF2-)n-X’ con n ≥ 1 e X, X’ non H (quindi incluso X-CF3), ossia sostanze fluorurate che contengono almeno un atomo di carbonio alifatico, saturo e completamente fluorurato, ovvero qualsiasi sostanza chimica con almeno un gruppo metile perfluorurato (-CF3) o almeno un gruppo metilene perfluorurato (-CF2-), inclusi gruppi fluoroalchilici ramificati e sostanze contenenti legami eterei, fluoropolimeri e polimeri fluorurati con catene laterali.

MA per la raccolta dei dati RoI si presume che siano inclusi tutti i gas fluorurati (con almeno un gruppo CF2) per garantire dati più completi.

Definizione di PFAS rivista dall’OCSE

L’OCSE ha pubblicato un nuovo documento orientativo sui PFAS: Terminology of the Universe of Per- and Polyfluoroalkyl Substances: Recommendations and Practical Guidance. Il presente rapporto riassume i recenti sforzi compiuti dal Gruppo PFC globale OCSE/UNEP tra giugno 2018 e marzo 2021 nella revisione dell’universo e della terminologia delle sostanze per- e poli-fluoroalchiliche (PFAS) per fornire raccomandazioni e orientamenti pratici a tutte le parti interessate riguardo alla terminologia dei PFAS. Ha una definizione di PFAS rivista.

L’intenzione della revisione della definizione di PFAS non è quella di ampliare l’universo PFAS, ma di rifletterlo in modo completo. Più concretamente, la logica alla base della revisione consiste nell’avere una definizione generale di PFAS che sia coerente tra composti dal punto di vista della struttura chimica e che sia facilmente attuabile per distinguere tra PFAS e non PFAS, anche da parte di non esperti.

I PFAS sono definiti come sostanze fluorurate che contengono almeno un atomo di carbonio metilico o metilenico completamente fluorurato (senza alcun atomo H/Cl/Br/I ad esso legato), vale a dire, con alcune eccezioni note, qualsiasi sostanza chimica con almeno un gruppo metile perfluorurato (–CF3) o un gruppo metilene perfluorurato (–CF2–) è un PFAS.

Questa definizione esclude diversi gas fluorurati come R-32, R-23, CF3I, R-152a, R-22.

Le linee guida dell’OCSE rilevano che “poiché i PFAS sono una classe chimica con strutture molecolari diverse e proprietà fisiche, chimiche e biologiche, si raccomanda vivamente che tale diversità sia adeguatamente riconosciuta e comunicata in modo chiaro, specifico e descrittivo. Il termine “PFAS” è ampio, generico, non specifico, e non dice se un composto è nocivo o meno, ma comunica solo che i composti che rientrano in questa voce condividono le stesse caratteristiche per il fatto di avere una parte di carbonio metile o metilene fluorurato.”

Altre definizioni di PFAS sono utilizzate anche per scopi diversi

Secondo le linee guida dell’OCSE, i singoli utilizzatori possono definire il proprio ambito di operativo PFAS per un’attività specifica in base alle loro esigenze specifiche, combinando questa definizione generale di PFAS con ulteriori considerazioni (ad es. proprietà specifiche, aree di utilizzo). Ad esempio, l’ITRC (Interstate Technology & Regulatory Council) statunitense ha utilizzato un ambito di operativo di “CnF2n+1”(n>2) per realizzare le proprie schede informative PFAS.

L'EPA statunitense ha una definizione provvisoria (non ufficiale) per la regola di notifica PFAS proposta ai sensi del regolamento TSCA, che è “Ai fini dell’azione proposta, la definizione strutturale di PFAS include sostanze per- e poli-fluorurate che contengono strutturalmente l’unità R-(CF2)-C(F)(R′)R”. Entrambi i gruppi CF2 e CF sono atomi di carbonio saturi e nessuno dei gruppi R (R, R′ o R″) può essere idrogeno. Va notato che questa definizione strutturale di PFAS è una definizione di operativo utilizzata dall’Ufficio per la prevenzione dell’inquinamento e la tossicologia dell’EPA nell’identificazione dei PFAS nell’inventario TSCA. Questa definizione potrebbe non essere identica ad altre definizioni di PFAS utilizzate nell’ambito dell’EPA e/o di altre organizzazioni.”